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Caro bollette, tutti i consigli per risparmiare sull'energia - Video Guida

Quando si parla di tariffe e di energia chiamiamo in causa gli esperti di SuperMoney: è qui con noi l’amministratore delegato Andrea Manfredi, lo ritroviamo anche quest’anno. A proposito di inizio anno, il primo Gennaio ha visto anche delle novità. Quali sono le novità che ci vuoi segnalare?

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Andrea Manfredi parla di energia a Class Tv - Testo integrale

Partiamo dall’energia elettrica e dal gas. La prima novità non è una novità positiva: così come ci eravamo lasciati a fine anno, abbiamo registrato sul primo trimestre di quest’anno dei nuovi rincari sull'energia. Purtroppo il gas è rincarato nuovamente, si parla di un rincaro che si stima in 22 euro/anno in più per famiglia e questo porta l’aumento dei costi a una spesa media per famiglia di 1.300 euro l’anno solamente per il gas. Ed è una cosa veramente particolare perché il costo della materia prima in realtà è diminuito. La giustificazione data dall’autorità è stata che in realtà sono aumentati i costi fissi di distribuzione e anche se diminuisce la materia prima…

E’ il tira e molla e succede anche con la benzina: il prezzo del petrolio cala, ma la benzina no.
Esattamente, però rimane la certezza dell'aumento. Se prendiamo il prezzo a gennaio 2011 e il prezzo di oggi, si è registrato un aumento complessivo del 25%, molto più dell’inflazione, quattro volte e mezzo più dell’inflazione. Quindi il gas è un elemento su cui porre molta attenzione perché non solo costava tanto prima, ma costa tantissimo oggi. C’è invero una piccola notizia positiva, sull’elettricità. Per la prima volta dopo tanti trimestri, come l’autorità aveva preannunciato, si ha un piccolo calo del costo dell’elettricità.

Io credo che poi per rispondere a questa domanda forse avrai bisogno di studi maggiori, però, a naso, mi sembra che la differenza tra gas e elettricità si stia mano a mano assottigliando, prima era molto più conveniente avere la caldaia a gas per riscaldare l’acqua, piuttosto che il boiler, lo scaldabagno, che riscaldasse l’acqua elettricamente, però questa differenza adesso si sta appianando.
Ma questo è già ormai noto, un altro esempio molto concreto così come il riscaldamento dell’acqua, sono le cucine a elettricità, fino a pochi anni fa erano totalmente inavvicinabili dal punto di vista dei consumi, oggi da un lato sono molto più efficienti come risparmio energetico, dall’altro, il costo dell’elettricità è aumentato molto meno del costo del gas e quindi iniziano ad essere, pur restando più costose, più competitive. E questo è un trend a cui ci dobbiamo necessariamente abituare perché il gas continuerà sempre a crescere ed è presumibile che l’energia si livelli a dove siamo oggi. L’altra cosa importante è che la spesa media di queste due componenti per famiglia è di 1.800 euro l’anno, di cui 1.300 per il gas e circa 500 per l’energia elettrica, considerato che nel gas è compreso anche il riscaldamento. Quindi è evidente che un aumento del gas incide molto di più di un aumento dell’energia.

E comunque le famiglie sono sempre più in difficoltà. Andrea, ci sono novità sul fronte degli aiuti per le famiglie a basso reddito?
Ecco, quest’anno, per le famiglie in difficoltà, ci sono aiuti più consistenti. Per tutte le famiglie che sono classificate come “a basso reddito”, e vuol dire un reddito standard sotto i 7.500 euro, che poi va a aumentare se si hanno figli a carico, si possono avere delle agevolazioni sull'energia che vanno da 100 a 500 euro per gas ed elettricità insieme. Quindi, nel caso in cui abbiate un situazione reddituale obiettivamente difficile, ricordatevi di chiedere questi sconti, queste agevolazioni sull'energia. Come si fa a chiederli? Bisogna andare nel proprio Comune di residenza e chiedere i moduli da compilare. Poi il Comune potrà aver demandato, questo soprattutto nei centri urbani più grandi, ad altre strutture, il Caf per esempio, ma il punto di riferimento rimane il Comune.

Ecco, in questa situazione, una domanda da porsi è: il prezzo dell'energia continua a crescere, quindi il costo è sempre più un problema; gli aiuti ci sono, crescono, però è difficile accedervi, perché bisogna effettivamente avere situazioni di svantaggio. Ma la famiglia normale come fa a risparmiare sull'energia?

Esatto, ed è quella che finisce per essere la più svantaggiata: troppo ricca per ottenere gli aiuti, troppo povera per essere benestante…
Abbiamo condotto uno studio questa settimana sui prezzi dell'energia degli ultimi tre mesi. Abbiamo visto che, prendendo come punto di riferimento le tre principali compagnie italiane, se si fa un contratto sul web, rispetto a un contratto normale, si possono risparmiare fino a 380 euro l’anno. E questo a parità di tutte le altre condizioni, quindi non cercando il miglior operatore, ed è già complicato, ma semplicemente stipulando un contratto via web. Questo è molto importante perché gli operatori dell’energia in questo momento stanno stimolando in modo forte i consumatori a fare i contratti su internet. Per due motivi: primo perché il contratto su internet agli operatori costa meno, e quindi gli operatori sono contenti di dare indietro ai consumatori una parte dei soldi risparmiati, secondo perché se uno fa un contratto su internet, non è stato truffato. Infatti il grosso problema della vendita dei contratti dell’energia è che spesso vengono venduti in modo fraudolento. Ti entro in casa, firmami questo, in realtà c’è anche sotto qualcos’altro... Questo è sempre stato così nel nostro Paese, gli operatori non sono contenti e allora vedono internet come un canale più sicuro per acquisire clienti: su internet sono un utente consapevole e faccio un’azione consapevole. Quindi il suggerimento più concreto da dare oggi è, indipendentemente dall’operatore che si vuole mantenere, vedere se c’è un equivalente contratto web in modo da risparmiare circa 400 euro sull'energia, e sono tanti soldi perché abbiamo detto prima, la spesa media sono 1.800 euro, quindi stiamo dicendo che è un risparmio di poco inferiore al 20%, una percentuale rilevante.

C’è solo qualche piccola cosa a cui prestare attenzione: chiaramente se si fa un contratto via internet poi la relazione con l’operatore sarà via internet o via telefono, le bollette ci arriveranno via posta elettronica e dovremo pagare attraverso il conto corrente bancario, ma queste sono cose ormai abbastanza assodate.

Sia su internet, quanto invece sui canali tradizionali, spesso si trovano quelle offerte tutto compreso, cosa ne pensi?
Le offerte dell'energia tutto compreso oggi sono un problema, sono pericolose e spieghiamo perché: l’offerta tutto compreso ha tre cose che non vanno bene: primo, non è tutto compreso perché l’iva e le imposte sono fuori, perciò, quando noi andiamo a paragonare l’offerta tutto compreso con il costo della nostra bolletta, in realtà compariamo due cose non comparabili, sono diverse. Quindi prima di tutto, fare sempre attenzione, quando si fa il confronto tra la propria bolletta dell'energia e l’offerta tutto compreso, a lasciare fuori dalla propria bolletta le voci iva e imposte.

Anche le imposte? Cioè quando pubblicizzano le offerte tutto compreso tolgono anche le imposte? Sono una grossa fetta…
Beh, sono una parte rilevante. Per questo bisogna porre attenzione a questo elemento. Tra l’altro l’iva e le imposte si possono enucleare molto bene perché se prendiamo la nostra bolletta ci sono due voci specifiche, quindi è possibile proprio andarle a prendere e toglierle dal conto. Mettiamo insieme la seconda e la terza cosa. L’offerta tutto compreso tipicamente garantisce un tot di energia di consumo, di energia a disposizione. Ora, cosa succede: se io consumo di meno perché risparmio, economizzo sulla lavatrice o sul forno se è elettrico, pago sempre quei soldi, quindi non sono incentivato a risparmiare. Se invece sforo e vado oltre la soglia mi fanno pagare un sacco di soldi per i consumi aggiuntivi, quindi mi trovo doppiamente caricato. Questo di nuovo è un tema importante.

L’offerta energia tutto compreso va valutata con molta attenzione, poi magari qualcuno la vorrà fare, però, va valutata in base alle proprie caratteristiche.
Va valutata con molta attenzione. Così come le tariffe biorarie…

Ecco, queste sembrano convenienti…
Anche questa è una cosa molto interessante: la tariffa bioraria è in media non conveniente perché per renderla conveniente dobbiamo essere in grado di concentrare i due terzi dei nostri consumi in fascia serale o nel weekend. Dato che il consumo non lo fa la lampadina, ma lo fanno la lavastoviglie, la lavatrice, il ferro da stiro, questi sono gli elementi variabilizzati, quello che stiamo dicendo è che la tariffa bioraria conviene se noi abbiamo una situazione familiare che ci permette di fare la lavatrice, stirare, utilizzare il forno o gli altri elettrodomestici che consumano molta energia, la sera o nel fine settimana.

Quindi se davvero non siamo in casa fino alle 18 o le 19.
Esatto, in questo senso permette di risparmiare.

Perché anche qui se sforiamo diventa salato…
Certo, diventa molto più costoso. Diamo un numero per far capire cosa si intende: se la famiglia media concentra l’80% del proprio dispendio di energia nel weekend o nella fascia serale risparmia circa 30-40 euro l’anno. Ciòvuol dire che a fronte di un grosso sforzo, in realtà il risparmio è piccolo.

Viceversa, invece, se poi sforiamo dall’altro lato, andiamo nella tariffa più costosa.
Esatto. C’è poi un consiglio pratico importante e da seguire: praticate l’autolettura del contatore, perché uno dei grossi problemi oggi deriva dal fatto che gli operatori di energia ancora fatturano, con i vecchi contatori analogici, sul consumo presunto, quindi su quello che voi dovreste avere in qualche modo speso. Con il classico conguaglio che è quello che crea un grosso disservizio, perché io posso non avere i soldi in quel momento per pagare il conguaglio di uno o due anni. Se voi scendete le scale, leggete il contatore e lo comunicate all’operatore dell’energia, l’operatore dell’energia è per legge costretto a utilizzare quel valore che voi gli mandate, si chiama autolettura, per fare la fattura. Quindi è importante applicarsi in questo senso. Se ritenete che l’operatore vi abbia poi addebitato qualcosa in più potete scrivere, sempre scrivere, telefonare non conta, all’operatore, che ha massimo 40 giorni di tempo e dare risposta. E deve assolutamente rispondere altrimenti è perseguibile.

Quindi l’autolettura sì, va bene farla, in modo da evitare poi quelle bollette di conguaglio che o in un senso o nell’altro sono sempre un problema.

Grazie ai consigli di Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, sito autorizzato anche dall’Agcom a cui vi rimando per ulteriori informazioni su questi e tanti altri temi legati proprio al risparmio. I nostri soldi termina qui.

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