Depotenziamento elettrico per morosità: di che cosa si tratta?

Il depotenziamento elettrico per morosità comporta una riduzione del 15% della potenza del contatore luce.

Depotenziamento elettrico per morosità: di che cosa si tratta?

Con tutte le spese che si hanno a fine mese, potrebbe capitare a chiunque di dimenticarsi di effettuare il pagamento della bolletta della luce in ritardo. In questi casi, vale proprio la pena di dirlo, meglio tardi che mai: pagare una bolletta in ritardo comporta delle morosità ma è sempre meglio che continuare a far finta di niente e continuare a rimandare il pagamento.

Se il cliente si ostina a non pagare nonostante abbia già ricevuto il sollecito di pagamento maggiorato di un interesse di mora, prima di procedere alla sospensione totale della fornitura di energia, l'operatoree elettrico potrebbbe valutare di effettuare il cosiddetto depotenziamento elettrico per morosità.

Che cos'è il depotenziamento elettrico?

Come dicevamo, qualora l'utente continui a non farsi carico del pagamento della bolletta luce in ritardo, la compagnia elettrica potrebbe attuare un depotenziamento elettrico prima di passare a misure più drastiche come la totale sospensione del servizio energetico.

Nello specifico, per depotenziamento elettrico per morosità si intende la riduzione della potenza del contatore luce (se quest'ultimo lo consente) a un livello pari al 15% della potenza disponibile, consentendone, quindi, un utilizzo minimo. A meno che non si abbia effettuato una maggiorazione di potenza, i tradizionali contratti prevedono che il contatore della luce possa arrivare fino a una potenza massima di 3,3 kw. Questo significa che, in caso di depotenziamento dell'energia elettrica, i 3,3 kw verranno ribassati del 15%, ovvero a 495 w.

Un abbassamento di potenza di tale entità, come detto, consentirà comunque all'utente moroso di usufruire della fornitura elettrica al minimo e di utilizzare alcune apparecchiature elettriche a basso consumo energetico. Se tuttavia il cliente continua a non pagare la bolletta, dopo 15 giorni di riduzione della potenza, la fornitura elettrica verrà sospesa definitivamente.

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Come riattivare una fornitura sospesa?

Se l'utente provvede finalmente al pagamento della bolletta entro i 15 giorni di depotenziamento elettrico, la compagnia ripristinerà la fornitura elettrica secondo i limiti di potenza stabiliti nel contratto.

Per riattivare la fornitura regolare occorrerà inviare al venditore la richiesta di riattivazione del servizio con annessa la documentazione dell'avvenuto pagamento secondo le modalità riportate nella comunicazione di messa in mora.

Una volta ricevuta la fattura di avvenuto pagamento, il venditore provvederà a inviare (via mail o via fax) al fornitore elettrico la richiesta della nuova attivazione del servizio. La riattivazione deve avvenire entro un giorno lavorativo e se per responsabilità del distributore la fornitura viene riattivata oltre il tempo previsto l'utente avrà diritto a ricevere un indennizzo.

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