Incentivi: nuove risorse per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico

Il Governo italiano stanzia 5,8 miliardi per incentivare l’uso di tutte le altre risorse alternative

Incentivi: nuove risorse per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico

È previsto per il mese di maggio l’arrivo di un nuovo piano di inventivi per le energie rinnovabili. La notizia è stata data qualche giorno fa dal ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, che ha rinnovato così l’impegno del Governo verso l’uso di risorse alternative. Infatti, il basso impatto ambientale e la riduzione dei costi stanno progressivamente attirando verso questo mercato un numero crescente di imprese e privati. Con la crescita della domanda, anche le compagnie energetiche stanno perfezionando la loro offerta attraverso speciali piani tariffari. Per avere un’idea dell’ampia possibilità di scelta basta mettere le tariffe per la luce e gas a confronto e valutare i costi e i benefici offerti.

Una volta definiti i vantaggi offerti dall’uso delle risorse rinnovabili non resta altro che scegliere la compagnia energetica. In questo caso basta ad esempio informarsi su Eni e le sue offerte, o su Edison o ancora su Acea e gli altri soggetti del mercato energetico. Solo in questo modo si potrà essere davvero certi di aver trovato la soluzione più adatta alle proprie abitudini di consumo.

Incentivi per le energie rinnovabili: ecco le novità

La grande novità di questo nuovo piano di incentivi riguarderà la destinazione. Le nuove risorse economiche saranno infatti finalizzate ad usi diversi rispetto al fotovoltaico, il cui tetto di 6,7 miliardi di euro è stato già raggiunto a giugno 2013. Gli incentivi previsti dal nuovo decreto saranno di 5,8 miliardi di euro all’anno e la loro allocazione si baserà sulla valutazione dell’uso fatto dal sistema produttivo e sul grado di innovazione delle tecnologie adoperate. La distribuzione degli incentivi dovrebbe garantire una copertura fino al termine del 2016.

Il decreto dovrà adattarsi anche alle direttive europee sugli aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente che definiscono anche le modalità e i tempi da rispettare. Tra le altre novità annunciate dal ministro Guidi rientrano anche degli interventi per semplificare le procedure d’installazione di pannelli solari sotto i 20 KW, che richiederanno la compilazione di un modello unico. E intanto già si lavora per il nuovo piano di risorse previsto per il 2017.

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Nuovi criteri per la gestione dei costi

In merito agli oneri generali di sistema per le configurazioni di autoproduzione e autoconsumo, il ministro Guidi ha specificato che le nuove direttive per gli incentivi si baseranno esclusivamente sul consumo di energia elettrica dei clienti o su parametri relativi al punto di connessione. Per la definizione di questi ultimi criteri sarà necessario l’intervento dell’Autorità per l’Energia che al momento sta effettuando le opportune valutazioni per definire i nuovi parametri.

Si tratta di una questione particolarmente delicata da affrontare perché richiede la giusta ripartizione degli oneri tra le due parti, ovvero la parte fissa relativa ai costi di gestione, e quella variabile strettamente legata al consumo. Se tutti i consumatori fossero in grado di prodursi autonomamente energia e pagassero solo in base al consumo, non ci sarebbero più le risorse necessarie per sostenere i costi di mantenimento e di sviluppo della rete e gli stessi oneri di sistema. Per trovare la soluzione sono stati avviati dei tavoli di discussione che richiederanno il confronto tra le Istituzioni e le parti politiche.

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