Rincari dell’acqua: i numeri, i perché e le soluzioni

L’Unione Nazionale dei Consumatori risponde alle perplessità dei consumatori sui rincari dell’acqua

Rincari dell’acqua: i numeri, i perché e le soluzioni

Insieme alla Rca obbligatoria e alla rata dell'affitto o del mutuo, è senza dubbio la bolletta relativa alle utenze domestiche a risultare tra le più scomode per i cittadini italiani. Sempre di più, quindi, sono le famiglie che si allontanano dagli operatori tradizionali, mettendo le offerte di E.on a confronto con quelle di altre compagnie online, per trovare un risparmio sicuro.

Se da un lato l'utente può ottenere un risparmio anche cospicuo mettendo le tariffe di energia a confronto e scegliendo tra tutti i contratti e le compagnie quelli più convenienti, dall'altro, quando si sconfina sul terreno delle tassazioni, cosa che succede ad esempio per i rincari dell'acqua previsti per il 2015, c'è ben poco da fare.

Gli enti per la tutela del consumatore, fortunatamente, esistono e sono attivi sul territorio nazionale proprio per fare chiarezza in situazioni simili. In questo caso, è l'Unione Nazionale dei Consumatori ad esprimersi sulla manovra dell'Autorità per l'Energia Elettrica, il gas e il Sistema Idrico relativa all'introduzione di un nuovo metodo tariffario.

"Ci saranno rincari nella bolletta dell'acqua", spiega Pieraldo Isolani, responsabile del settore energia dell'UNC, "ma non possiamo certamente parlare di stangata". Gli aumenti medi relativi ai rincari dell'acqua sono stimati infatti al 3,9% nel 2014 e al 4,8% nel 2015 per aumenti nell'ordine delle 10-15 euro. Niente di esorbitante, dunque, per i consumatori.

Si sappia poi che i rincari dell'acqua sono finalizzati a coprire investimenti per il miglioramento della rete idrica per circa 4,5 miliardi di euro e relativi ai prossimi 4 anni. "Il nuovo metodo tariffario idrico", continua infatti Isolani, "cerca di omogeneizzare gradualmente i criteri di determinazione delle tariffe idriche attualmente assai diversi fra loro".

L'obiettivo è quello di "evitare che nelle tariffe siano compresi costi impropri (es. depurazione anche se non viene fatta) e dall'altro a facilitare gli investimenti necessari a ristrutturare la rete idrica che è un vero e proprio colabrodo (oltre 30% di perdite)", sta poi, ovviamente all'Autorità vigilare che questo avvenga.

Rincari dell'acqua, quindi, ma a tutto beneficio dei cittadini perché essi possano usufruire, nel breve termine, di un servizio migliore e più equo. E in favore di coloro che non potessero sostenere l'aumento seppur contenuto della tassazione, UNC indica tra le priorità quella di "estendere a tutte le famiglie in difficoltà il bonus idrico", in modo da non privare nessun cittadino di un servizio tanto vitale.

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