L'acqua degli oceani diventa energia per la UE

La UE progetta di trasformare l'acqua degli oceani in energia green. E arrivano nuovi posti di lavoro

L'acqua degli oceani diventa energia per la UE

La UE investe negli oceani! Eh già… avete capito bene. Proprio così!

L'acqua degli oceani "presto" potrebbe trasformarsi in energia. Più precisamente, entro l'anno 2030 potrebbe arrivare a soddisfare potenzialmente circa l' 80% del consumo energetico dell' Europa intera; anche se, a onor del vero, a qualche esperto del settore tale dato è parso sovrastimato di qualche punto percentuale.

Il piano d'azione atto a sfruttare l'energia oceanica è stato lanciato dalla Commissione europea. Tale piano mira ad un sensibile incremento dell'energia green, realizzando nel contempo un notevole aumento dei posti di lavoro nel settore energetico: circa 45.000 nel 2035.

Apriamo una doverosa parentesi circa il significato del termine energia sostenibile o energia verde: con esso si vuole indicare - stando alla definizione che ci fornisce Wikipedia - "quella modalità di produzione ed utilizzazione dell' energia che permette uno sviluppo sostenibile". Tale concetto non riguarda solo la produzione energetica, ma anche il suo utilizzo; si inserisce pertanto in un'ottica complessiva di sviluppo sostenibile e di economia verde.

Il piano di azione dell' Unione Europea prevede la creazione di un apposito forum che aspira a coinvolgere le autorità, le industrie e le organizzazioni ambientali, impegnate tutte a incrementare lo sviluppo di un settore che include l'intero ventaglio delle tecnologie per la raccolta delle energie rinnovabili provenienti da mari e oceani. Ed è proprio da questi confronti che dovrà nascere una road map con cifre certe per fornire un valido supporto al settore stesso.

E' così importante l'energia prodotta da mari e dagli oceani? L'energia oceanica, a insaputa dei più, possiede un enorme potenziale per accrescere la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'intero continente europeo.

L'obiettivo finale è pertanto quello di promuovere l'innovazione tecnologica, superando gli obiettivi del progetto e della strategia "Europa 2020", nonché quello di contribuire allo sviluppo del sistema energetico europeo con una gamma sempre più vasta di fonti rinnovabili.

E il termine "rinnovabili" cosa indica precisamente? Quelle forme di energia generate da fonti che si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Si tratta solitamente di energie pulite, perchè non rilasciano nell'atmosfera sostanze nocive (come ad esempio l'anidride carbonica). Ne fanno parte differenti tipi di energia quali ad esempio quella idroelettrica, solare, marina, eolica e geotermica.

Il progetto, o piano d'azione che chiamarlo si voglia, pare lodevole. Ingenti saranno però anche le spese di realizzazione e strutturazione degli impianti per potere servirsi di tali tipi di energia! Ne varrà la pena? Per dirla con una battuta… speriamo non si riveli tutto un buco nell'acqua!

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