Consumo di energia elettrica, scoppia il caso dei contatori elettrici difettosi

Il caso dei contatori elettrici difettosi per il consumo di energia elettrica

Consumo di energia elettrica, scoppia il caso dei contatori elettrici difettosi

Risparmiare sui consumi di energia è uno dei principali obiettivi di tutti i consumatori: le utenze domestiche energetiche, infatti, sono tra le più care e scegliere tra le tariffe di Enel e quelle di un altro operatore ha ormai poca differenza perché il costo dell'energia rimane comunque alto.

Confrontare le offerte di luce e gas per trovare quelle più vicine alle nostre esigenze, potrebbe essere una soluzione al problema ma sicuramente un monitoraggio continuo e attento dei consumi potrebbe aiutarci.

Ad aiutare i consumatori nella gestione e nella pianificazione del consumo domestico dell'energia, inoltre, si sono messe le compagnie del settore che hanno introdotto i contatori elettrici in sostituzione di quelli precedenti, considerati obsoleti.

Molti di questi però, sono risultati essere difettosi e molti consumatori si sono ritrovati a dover pagare bollette e conguagli spropositati rispetto ai loro consumi effettivi e abituali.

Alcuni si sono ritrovati 5.200 euro nella bolletta per pagare un conguaglio di 5 anni, altri ancora hanno visto lievitare la loro bolletta dai normali 30 euro a 60 euro a bimestre, altri ancora hanno riscontrato anomalie nel display del contatore.

Molte associazioni dei consumatori, infatti, hanno chiesto che Enel predisponga e attui una verifica programmatica di tutti i contatori che sono stati installati ai clienti e adesso gli attori coinvolti nella questione sono Codici e Unione Nazionale Consumatori che stanno ricevendo moltissime richieste di supporto da parte dei consumatori, ormai stanchi di dover subire irregolarità per un servizio che pagano.

Codici, comunque, ricorda ai consumatori che la maggior parte dei contatori elettronici sono difettosi, fatta eccezione per quelli MID che sono stati introdotti da poco.

Oltretutto, la MID era stata introdotta dal 2007 e doveva di fatto riparare alle irregolarità diffuse, ma così non è stato perché ancora molti sono i consumatori "truffati".

All'Associazione, infatti, continuano ad arrivare numerose email da parte dei consumatori che chiedono di avere informazioni sul funzionamento dei contatori elettronici e ad una di queste, Pieraldo Isolani, Responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, ha risposto dicendo che "Per eliminare qualsiasi dubbio, Enel deve intervenire programmando una campagna di verifica sui contatori elettronici, installati ai clienti domestici".

E ha continuato: "I contatori intelligenti, come la stessa azienda li definisce sono stai installati nelle case degli italiani dal 2001, quando la normativa relativa alla metrologia legale non comprendeva i contatori elettrici (neppure quelli del gas) e quindi non era possibile il controllo dei contatori da parte del Ministero. Enel assicurò le associazioni dei consumatori che, in alternativa all'omologazione ministeriale, aveva sottoposto i contatori alla certificazione di qualità da parte del TUV tedesco (una importane Società privata di certificazione)".

E come ha concluso il Responsabile, è necessario mettere fine a questo clima di sfiducia e preoccupazione, anche perché "Solo dopo il recepimento da parte del Parlamento Italiano della Direttiva CE/22/2004 tale omologazione è divenuta obbligatoria: così, risulta che una parte dei contatori elettronici installati da Enel sono stati assoggettati alla nuova disciplina, mentre non lo sono stati quelli installati prima del recepimento della Direttiva CE. Ci auguriamo che Enel dia delle risposte concrete ai consumatori, mettendo fine a questo clima di sospetto e sfiducia".

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