Bollette da migliaia di euro ai terremotati dell'Emilia Romagna

Costretti a vivere nei container, si sono visti recapitare bollette fino a 2000 euro per l'energia elettrica.

Bollette da migliaia di euro ai terremotati dell'Emilia Romagna

Bollette della luce da 2000 euro sono state recapitate ai terremotati dell'Emilia Romagna che, a più di un anno dal sisma che colpì la Regione con danni anche in Lombardia e Veneto, sono costretti a vivere ancora nei container. Il motivo? L'uso del climatizzatore, indispensabile quando si vive in alloggi metallici piazzati su di una pianura che d'estate è estremamente assolata e richiedono dunque, per forza di cose, un certo consumo di energia elettrica per mantenere una temperatura accettabile.

Una vera beffa, che farebbe quasi sorridere se non fosse l'ennesimo elemento di una tragedia che ha toccato centinaia di famiglie che hanno perduto la casa, i propri beni, spesso anche il lavoro, e si ritrovano a vivere come rifugiati in "quartieri map" dove si cerca di ristabilire una vita che sia il più possibile normale. Certamente non si può che essere riconoscenti per le forniture di container d'emergenza, ma bisogna anche essere realisti: come si può pretendere che, in una situazione simile, arrivino bollette da migliaia di euro a gente che a perso tutto o quasi?

Vivendo un parallelepipedo metallico è impossibile d'estate non usare climatizzatori e condizionatori, specialmente se in famiglia ci sono invalidi, anziani o bambini; ora poi sta per arrivare l'inverno: ci saranno bollette stratosferiche anche per il riscaldamento?

Così dice a Il Fatto Quotidiano il signor Sandro Romagnoli del comitato Sisma 12: "Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da cittadini che, quando hanno aperto la busta contenente la bolletta dell'Enel, si sono messi le mani nei capelli. Famiglie residenti in moduli di 30 metri quadrati che si sono viste recapitare richieste di pagamento da più di 2.000 euro. Richieste legittime, certo, ma come faranno gli sfollati a pagare?".

Se Romagnoli è politically correct dicendo che si tratta di richieste legittime, c'è invece chi ritiene che non lo siano affatto perché climatizzazione e riscaldamento sono assolutamente beni più che necessari in una simile situazione, che andrebbero forniti per lo meno a prezzi ultra-calmierati se non anche gratuitamente.

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