Il bluff delle liberalizzazioni

Molti i casi di truffa ai danni dei consumatori che non hanno richiesto il cambio di società fornitrice.

Il bluff delle liberalizzazioni

Con la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, del gas e delle telecomunicazioni, gli italiani si sarebbero aspettati il vantaggio di bollette più basse ed offerte vantaggiose, invece per ora, devono fare i conti con problemi che trovano difficile soluzione se non attraverso via giudiziaria.

Vediamo i casi più comuni ed eclatanti: contratti mai sottoscritti che entrano ugualmente in "funzione", firme ottenute con l'inganno dai venditori "porta a porta" con la garanzia che il contratto potrà essere confermato o rifiutato, solo con una successiva telefonata da parte della società, casi di doppia fatturazione da parte di fornitori diversi, aziende di consulenza che si presentano come "agenzie per la tutela dei consumatori" ottenendo il massimo rendimento attraverso il materiale informativo di associazioni per la tutela dei consumatori, che non ne hanno però mai autorizzato l'utilizzo.

Queste società non solo operano in modo subdolo, ma in caso di insolvenza da parte del cliente, tentano una riscossione del dovuto attraverso agenzie di recupero credito esterne che non vanno per il sottile, tutto ciò rimarcato da una mancanza diretta di comunicazione con la società che si serve di operatori terzi.

Tutti i dati connessi ai sopracitati inganni, sono stati rilevati dalle associazioni che difendono i consumatori, in primis Federconsumatori e Adoc, che giornalmente ricevono denunce da chi è stato suo malgrado vittima di questi raggiri che fruttano annualmente miliardi alle società interessate, che hanno visto una crescita del 48% delle attivazioni. Si contano circa 5000 richieste di assistenza che rispecchiano circa un decimo della realtà truffaldina. Oggi si vorrebbe creare, per tutelare i consumatori, una sorta di "black list" in cui inserire gli operatori del mercato che solitamente incalzano i loro contratti con l'inganno.

Quali possono essere i consigli per non cadere nella trappola:

  • non accettare nessuna proposta contrattuale da agenti presso le proprie abitazioni, se prima non sono perfettamente certi di quello che stanno firmando;
  • se anziani, o perso ne sole in casa, richiedere copia del contratto perché venga ritirata il giorno seguente, dopo aver letto con attenzione tutte le condizioni;
  • non aprire la porta a sconosciuti, anche se dotati di cartellini di aziende note;
  • non mostrare a chiunque, documenti di riconoscimento, fatture o quant'altro serva a ricavare i dati dell'utente.
  • Non firmare nessuna presunta conferma di "visita ricevuta";
  • In caso di richiesta telefonica tentare di non accettare e chiudere la comunicazione;

Per consentire una più facile e certa identificazione dei venditori 'porta a porta', nel Codice di condotta commerciale sono state introdotte norme più stringenti sugli obblighi per il personale commerciale; in particolare, nel cartellino identificativo dovrà essere indicato il nome e il numero di codice ma anche il numero verde della società titolare dell'offerta proposta. In ogni caso sarà vietato dare ai clienti numeri diversi da quelli della società rappresentate.

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