Enel, la rivoluzione geotermica parte dalla Toscana

Enel e Regione Toscana siglano un'intesa per lo sviluppo della geotermia e per la riduzione dei costi dell'energia.

Enel, la rivoluzione geotermica parte dalla Toscana

Dare un nuovo impulso alla green economy, sviluppando la geotermia e facendo sì che i costi dell'energia per i consumatori calino sensibilmente: questo l'obiettivo del protocollo di intesa siglato da Enel con la Regione Toscana negli scorsi giorni.

Il protocollo, firmato dal direttore generale di Enel, Fulvio Conti, e dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, guarda con particolare attenzione agli usi della geotermia legati all'utilizzo del calore, per sostenere la nascita di un vero e proprio indotto nel settore termico. L'obiettivo è la crescita sociale ed economica dei territori geotermici, sia dell'area tradizionale di Larderello che di quella amiatina dove verrà realizzata la nuova centrale di Bagnore 4.

Rispetto ai già vantaggiosi costi del calore esistenti, inoltre, Enel Green Power ha assicurato l'impegno a ridurre ulteriormente, fino al 20%, il prezzo di cessione del calore e a mettere a disposizione il proprio know how specifico in questa materia.

Attualmente, in Toscana, ci sono cinque comuni teleriscaldati (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo) e oltre 250 mila metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il calore geotermico per lo svolgimento della loro attività industriale.

Per il prossimo futuro, Enel ha assicurato l'investimento di oltre 1 milione di euro per garantire lo sviluppo di analoghe iniziative, con l'obiettivo di attrarre imprese e favorire lo sviluppo di una green economy connessa all'uso intelligente del calore della terra.

Il braccio "verde" di Enel ha già promosso incontri con l'imprenditoria locale per favorire la nascita di un distretto industriale a supporto del calore geotermico come fonte rinnovabile. Un'attenzione particolare è infatti riservata all'aspetto occupazionale e degli investimenti: la nuova centrale di Bagnore 4, secondo le stime, mobiliterà circa 120 milioni di euro, di cui oltre il 40% avrà una ricaduta locale, con un importante indotto diretto e indiretto (oltre a soddisfare il consumo elettrico di circa 125.000 famiglie toscane).

Dal consolidamento della partnership tra il gruppo Enel e la regione Toscana si attendono poi ulteriori sviluppi anche sui temi della mobilità elettrica e delle smart grids, oltre che della produzione energetica da fonti rinnovabili a filiera corta, come le biomasse anche integrate alla geotermia.

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