Efficienza energetica ed economia verde per difendere il patrimonio ambientale

Eco-innovare, agro-energie, nearly zero energy: soluzioni per ripensare l’ecosistema

Efficienza energetica ed economia verde per difendere il patrimonio ambientale

La comunicazione sui vantaggi della green economy deve promuovere con convinzione le potenzialità in termini di sviluppo, produttività delle imprese, efficienza dell'energia e risparmio di risorse impiegate, favorendo l'eco-innovazione, la domanda di nuovi prodotti e servizi "verdi", sviluppando nuovi mercati e riducendo i rischi degli squilibri naturalistici. La green economy sta nel valore delle esperienze e buone pratiche già sperimentate e approvate in settori del made in Italy e spostando parte del carico fiscale (fiscalità ecologica) sul consumo finale premiando il minore impiego di risorse, minori impatti ambientali e riorganizzando la spesa pubblica.

L'efficienza energetica gioca un ruolo strategico nella politica economica del Paese sia per i suoi vantaggi ambientali di riduzione di gas serra e sia economici con l'obiettivo anche di ridurre nei prossimi venti anni una considerevole percentuale d'importazione di energia dall'estero.

Gli Stati Generali della Green Economy esortano a fissare per gli edifici costruiti dopo il 2014 e per quelli soggetti a ristrutturazioni il rispetto di standard di consumi energetici inferiori del 30% a quelli attuali e dal 2015 introdurre l'obbligo di realizzare edifici pubblici "nearly zero energy", fissare schermature esterne negli edifici con grandi superfici vetrate. Considerare nell'azione green anche l'Iva al 10% sui lavori riguardanti l'efficienza energetica e promuovere sistemi di gestione dell'energia sia per le imprese Pubblica Amministrazione.

Sarà necessario sviluppare sistemi di accumulo efficienti, promuovere la gestione di domanda e sviluppo delle reti intelligenti e potenziare le reti di teleriscaldamento.

E' possibile pensare allo sviluppo di agro-energie tramite impianti di piccola taglia operanti nel raggio della filiera corta utilizzando in prevalenza residui di produzione e rifiuti presenti sul territorio. E' possibile puntare alla mobilità ciclo-pedonale, rendere nodi urbani efficienti, maggiore scorrimento stradale, sviluppare infrastrutture digitali per il trasporto con la possibilità di ridurre le code del 40%, i tempi di viaggio del 25%, i consumi di carburante del 10% e le emissioni inquinanti del 22%.

Il telelavoro in Italia non è mai decollato, con un deludente 3,9% di telelavoratori contro una media europea dell'8,4%. La soluzione ottimale sarebbe ridurre del 5% il numero medio di spostamenti quotidiani entro il 2020 e del 20% entro il 2030, aumentando le ore lavorative in telelavoro mensilmente del 50% entro il 2020 e del 150% entro il 2030.

L'ambiente è il fondamento patrimoniale di tutte le nostre economie, la complessità dell'ecosistema impone l'adozione di nuove pratiche green per armonizzare progresso e rispetto ambientale, garantendo uno sviluppo equilibrato possibile e di valore per il benessere qualitativo della collettività.

Confronta le migliori offerte di luce e gas

Chiama gratis