Conto energia 2012: le Regioni bloccano i decreti

La Confernza-Stato-Regioni ha deciso di rimandare il parere sul Conto Energia e sui decreti per le rinnovabili varati dal Governo per il 2012.

Conto energia 2012: le Regioni bloccano i decreti

L'esame sul Quinto Conto Energia e sui decreti sugli incentivi per le energie rinnovabili è stato rinviato. Questa è stata la decisione presa dalla Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni che ieri è stata chiamata a dare il proprio parere sulle nuove norme stabilite dal Governo per gli incentivi del fotovoltaico e delle altre rinnovabili che producono energia elettrica.

La notizia arriva a dare un po' di speranza al settore delle rinnovabili che, con l'approvazione degli attuali provvedimenti, rischia di essere affossato. Le Regioni, dunque, sembrano aver accolto l'appello delle numerose Associazioni e imprese di settore che durante il convegno di mercoledì "Stati Generali delle Energie Rinnovabili e dell'efficienza energetica in Italia", hanno presentato alcuni possibili emendamenti ai due decreti ministeriali.

Le Regioni hanno ufficialmente deciso di rimandare il loro parere e hanno annunciato che potrebbero protrarre questa decisione fino a quando l'Esecutivo non si dimostri disponibile ad accogliere almeno alcune delle loro propose di modifica.

"'Le Regioni - ha spiegato Massimo Giordano, coordinatore della Commissione e assessore allo Sviluppo Economico - potrebbero a maggioranza dare parere positivo sui decreti qualora venisse accolta la proposta di incrementare il tetto economico da 500 milioni a un miliardo, di escludere dagli impianti soggetti a registro quelli di potenza inferiore a 20 kW, quelli pubblici di qualsiasi potenza, quelli con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione".

''Abbiamo anche ribadito - ha aggiunto - la necessità di reintrodurre le premialità per l'eliminazione dell'amianto dai tetti e per la riqualificazione ambientale della produzione energetica degli edifici, privilegiando l'uso di tecnologie e materiali prodotti nell'Unione Europea''.

Le regioni, di fatto, annunciando questa decisione, si dichiarano pronte a bloccare l'iter dei due decreti. Ma ciò a cui si mira con questa linea "ostruzionista" è, come ha precisato Giordano, "di avviare una mediazione che porti ad una posizione che sia il più possibile condivisa tra gli Enti locali", per il "raggiungimento di una scelta condivisa sugli incentivi per le energie rinnovabili e una marcata sburocratizzazione del meccanismo di accesso al registro degli impianti".

La settimana prossima è previsto un nuovo appuntamento, con un'altra riunione tecnica della Conferenza Stato-Regioni.

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