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Manutenzione della caldaia

La manutenzione annuale della caldaia non è obbligatoria per legge ma effettuarla con frequenza consente di verificare il livello di sicurezza e il corretto funzionamento degli impianti.  Effettuando periodicamente questo tipo di intervento si possono inoltre ridurre tutti gli incidenti provocati dall'usura, contrastare lo spreco energetico e perfino l’impatto ambientale grazie al controllo dei fumi di scarico.

La periodicità dei controlli dipende dal modello ed è in genere riportata sul libretto delle istruzioni. La normativa di riferimento è contenuta nel DPR 74/2013 che recepisce una direttiva europea sui controlli per l’efficienza energetica da eseguire sugli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. Dal 2015 le procedure per la manutenzione prevedono il rilascio di un apposito libretto sul quale devono essere annotati tutti gli interventi di manutenzione, sostituzione ed eventuali modifiche agli impianti.

 

 

Cosa prevede la manutenzione ordinaria della caldaia?

La revisione della caldaia è un controllo necessario ma non obbligatorio, che bisognerebbe eseguire prima dell’accensione a pieno regime degli impianti con l’arrivo della stagione invernale. Lo scopo di questi interventi è garantire il perfetto funzionamento, un buon rendimento energetico maggiore e una conseguente riduzione dei consumi.

Gli interventi di manutenzione ordinaria delle caldaie normalmente presenti nelle abitazioni (quindi con potenza inferiore ai 35 kW) prevedono:

  • la pulizia della caldaia: con la pulizia delle varie componenti e il controllo dei parametri principali. Se effettuata annualmente mantiene la caldaia efficiente e previene i guasti.
  • il controllo dei fumi: effettuato ogni due anni, questo tipo di intervento permette di verificare i valori di tiraggio della caldaia, la temperatura dei fumi di combustione e i valori inquinanti.

Entrambe le procedure prevedono il rilascio di documentazioni che verranno inserite nell’opposito libretto dell’impianto. È necessario che queste verifiche siano effettuate da tecnici specializzati e autorizzati.

In caso di esito posito, la procedura di manutenzione prevede il rilascio del rapporto di controllo di efficienza energetica, in tre copie distinte: una per il manutentore, una per il responsabile dell'impianto e una per l'Autorità competente delle ispezioni. A quest'ultima copia sarà allegato un bollino blu-verde, a seconda delle caratteristiche dell'impianto. Il "meccanismo del bollino" rappresenta un sistema di pagamento mediante il quale le aziende che effettuano la manutenzione pagano il costo dell'intervento per conto del cliente. 

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Dopo la manutenzione viene rilasciata una certificazione?

Con un Decreto del 2014 è stato introdotto l’obbligo di redigere il “Libretto di impianto per la climatizzazione”, composto da diverse schede in grado di raccogliere lo storico di tutti i controlli effettuati. La normativa prevede il rilascio di un apposito libretto anche per gli impianti di climatizzazione (condizionatori) e per quelli che prevedono l’impiego di risorse rinnovabili (impianti fotovoltaici).  

Nel caso dei nuovi impianti, il libretto sarà rilasciato dall’installatore al momento della messa in opera e aggiornato periodicamente dopo ogni controllo. Per gli impianti esistenti già prima del 2014 la compilazione del libretto sarà a cura del responsabile dell’impianto (l’inquilino o il locatario per gli appartamenti, gli amministratori per i condomini).

Il rapporto di efficienza energetica è invece compilato dopo ogni intervento di manutenzione degli apparecchi di climatizzazione invernale (con potenza utile nominale di più di 10 kW) e degli impianti di climatizzazione estiva (con potenza maggiore di 12 kW), con o senza produzione di acqua calda sanitaria.

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Quanto costa la manutenzione della caldaia?

I costi per gli interventi di manutenzione variano a seconda della società specializzata a cui ci si affida e della Regione di residenza. Mediamente oscillano fra i 60euro e i 100euro nel caso in cui venga effettuato anche il controllo delle emissioni.

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Sono previste delle sanzioni in caso di controlli?

Non effettuare i controlli periodici degli impianti significa esporre sè stessi e agli altri ad un potenziale rischio. Per questo la legge prevede delle sanzioni in caso di controlli, con importi che possono oscillare dai 50euro fino a 200euro. I controlli vendono effettuati a campione e sulla base dei dati presenti nel Catasto degli Impianti Termici.

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