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Il Servizio di Maggior Tutela

Servizio di Maggior Tutela: che cos'è e come funziona?

Il servizio di Maggior Tutela è il regime tariffario stabilito dall’ARERA, infatti in questo tipo mercato le condizioni economiche e contrattuali sono stabilite proprio dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che aggiorna i prezzi delle materie prime ogni tre mesi in base alle oscillazioni sul mercato. Attualmente il servizio di Maggior Tutela, detto anche mercato tutelato, coesiste con il mercato libero dell’energia, dove molti operatori propongono offerte e tariffe alternative. La situazione è però destinata a cambiare dal luglio 2019, data in cui è prevista l’abolizione della Maggior Tutela, a conclusione di un processo di liberalizzazione iniziato alle soglie del Duemila con i decreti Letta e Bersani.

 

 

 

Mercato libero o Maggior Tutela: quali differenze?

Le differenze tra il libero mercato e il servizio di maggior tutela sono due: chi definisce i prezzi e le offerte, e le diverse tipologie di utenti possono accedervi. Nel regime di Maggior Tutela è l’Autorità per l’energia a stabilire costi e condizioni; nel mercato libero sono invece le singole compagnie private, che cercano di attrarre clienti sottraendoli alla concorrenza. Ciò comporta che nel mercato libero ci siano tantissimi tipi di offerte luce e gas, con promozioni temporanee e pacchetti che comprendono vari servizi.

La fantasia dell’operatore è insomma l’unico limite alle diverse offerte del libero mercato, chiaramente sempre nel rispetto delle regole a tutela del consumatore stabilite dall’ARERA. Nella Maggior Tutela la scelta si riduce ad una tariffa monoraria ed una bioraria, quest’ultima tra l’altro con costi molto simili tra le due fasce. Per quanto riguarda invece le tipologie di utenti, al servizio di Maggior Tutela possono accedere solo: 

  • i clienti domestici;
  • (solo per l’energia elettrica) le imprese che rispondano a questi requisiti: meno di 50 addetti, fatturato annuo inferiore ai 10 milioni di euro, alimentazione a bassa tensione elettrica.

 

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Cosa succederà con l'abolizione della Maggior Tutela?

In questi anni la data dell’abolizione della Maggior Tutela è slittata più e più volte. Attualmente è prevista per il primo luglio 2020, ma non è detto che non ci saranno ulteriori proroghe. Entro quella data, se sarà confermata, tutti gli utenti ancora rimasti nel regime di Maggior Tutela dovranno obbligatoriamente scegliere un operatore nel mercato libero per la propria fornitura di luce e gas, un passaggio vantaggioso dal momento che potrebbe garantire un risparmio sui costi in bolletta considerando che le tariffe proposte dalle compagnie del libero mercato sono più vantaggiose.

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Cosa conviene scegliere tra il servizio di Maggior Tutela e il Mercato Libero?

Dare una risposta valida per tutti non è semplice. Tuttavia è possibile ipotizzare che l'elevata concorrenza esistente tra le tantissime compagnie attive nel mercato libero garantisca dei prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli offerti dalla Maggior Tutela. Bisogna poi tener conto che oltre al prezzo della materia prima, le offerte di luce e gas del mercato libero includono tutta una serie di servizi aggiuntivi. Questi vanno ad incidere sul prezzo finale pagato dal cliente, ma allo stesso tempo garantiscono dei vantaggi e delle possibilità non previste dalla Maggior Tutela.

Un altro aspetto da considerare è che moltissime offerte di mercato libero propongono un costo della materia prima bloccato per uno, due o addirittura tre anni. Un vantaggio notevole per il cliente che potrà mettere le sue bollette al riparo da eventuali variazioni dei prezzi al mercato all'ngrosso. Insomma, il paragone tra i due mercati non è un’operazione così immediata. Secondo un rapporto diffuso dall'ARERA (ex AEEGSI) molti esercizi commerciali e piccole imprese tendano ad ottenere dalle compagnie del libero mercato dei prezzi luce e gas simili a quelli proposti dalla Maggior Tutela, semplicemente perché riescono ad avere tariffe personalizzate e costruite sulla base delle loro esigenze.

Tuttavia, proprio la vasta scelta di offerte e di operatori che popolano il libero mercato rendono la scelta non proprio semplice e immediata, richiedendo inoltre anche un’attenta valutazione delle condizioni e dei costi delle singole offerte che dovranno essere sempre rapportati alle esigenze e agli stili di vita dell’utente. Da questo punto di vista il servizio di Maggior Tutela è sicuramente più semplice, infatti i costi delle materie prime sono stabiliti direttamente dall’Autorità.

 

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Quali compagnie energetiche fanno parte del servizio di Maggior Tutela?

Rispetto al mercato libero, la Maggior Tutela è fornita da un numero inferiore di operatori. Allo scopo di garantire maggiore trasparenza ed evitare confusioni, l’ARERA ha stabilito l’obbligo di separazione del marchio tra venditore e distributore all’interno della medesima compagnia energetica, imponendo anche una netta distinzione dei canali di comunicazione: ecco perché, ad esempio, Enel opera sul mercato libero come Enel Energia, mentre sul mercato tutelato come Servizio Elettrico Nazionale, pur essendo la stessa azienda. Allo stesso modo Acea, attiva sul mercato libero come Acea Energia, opera nel mercato tutelato come Servizio Elettrico Roma. Lo stesso vale per Eni che oltre ad offrire soluzioni luce e gas per il libero mercato permette di sottoscrivere una fornitura luce e gas Eni sotto Maggior Tutela.

Tutti gli operatori di Maggior Tutela garantiscono un’offerta luce o gas alle condizioni tariffarie stabilite ogni tre mesi dall’ARERA; se non hai mai cambiato compagnia da quando è stato istituito il mercato libero, rientrerai di certo nell’utenza del servizio tutelato. In questo caso avrai ancora qualche mese per scegliere la compagnia energetica a cui affidare le tue utenze domestiche, magari aderendo al servizio di Tutela Simile. 


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Come funziona il servizio di Tutela Simile?

Il servizio di Tutela Simile è stato istituito dall’ex-AEEGSI - ora ARERA - il 1°gennaio 2017, allo scopo favorire il passaggio al mercato libero. Grazie a questo servizio ogni utente ha la possibilità di prendere familiarità con gli operatori di libero mercato e le loro offerte sottoscrivendo per 12 mesi un contratto (non rinnovabile) a condizioni identiche a quelle del servizio tutelato.

Se vuoi quindi cominciare a lasciare la Maggior Tutela, puoi scegliere un’offerta Tutela Simile con una delle compagnie selezionate dall’Autorità dell’Energia: ognuna ha messo a disposizione un certo numero di contratti, offrendo anche un bonus di benvenuto ai nuovi clienti. Il bonus varia a seconda dell’operatore, ma per scegliere bene è meglio prendere in considerazione la qualità complessiva della compagnia e la tipologia dei servi offerti.

Terminato il contratto in Tutela Simile, infatti, avrai due opzioni:

  • restare con l’operatore che ti ha fornito energia alle condizioni della Tutela Simile, scegliendo una sua offerta di mercato libero;
  • optare per una proposta migliore di un altro operatore nel mercato libero.

Se non farai nulla, e quindi non concluderai un nuovo contratto, continuerai ad essere servito dallo stesso operatore a nuove condizioni contrattuali, secondo dei criteri che stabilirà ARERA. Per aderire a Tutela Simile hai tempo fino al 30 giugno 2017: vai su www.portaletutelasimile.it/e troverai tutte le compagnie energetiche tra cui scegliere.

 

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Come tornare al servizio di maggior tutela dal mercato libero?

Può darsi che tu sia già passato al mercato libero, ma non sia per niente soddisfatto. In questo caso potrai presentare un reclamo alla compagnia energetica oppure, se i problemi persistono, passare ad un altro operatore.

E se volessi tornare al servizio di Maggior Tutela? Puoi ancora farlo recedendo dal tuo contratto luce e gas di libero mercato. Dovrai quindi mandare al tuo fornitore attuale una richiesta in forma scritta – con almeno un mese di preavviso – inserendo tutti le informazioni necessarie: i tuoi dati anagrafici, il codice fiscale, la copia di un documento di identità, l’indirizzo dell’abitazione e i codici che identificano le utenze luce e gas, rispettivamente il POD e il PDR (li trovi nella tua bolletta).

L’operazione non ha alcun costo, se non l’imposta di bollo (14,62 euro), e il deposito cauzionale (5,16 euro per kW). Ti ricordiamo però che si tratterà di una soluzione temporanea, visto che l’abolizione della Maggior Tutela si sta avvicinando.

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