Tariffe gas non residenti: cosa cambia rispetto a quelle per i residenti?

Per ridurre i consumi del gas della seconda casa bisogna ottimizzare l’impiego delle risorse, evitando dispersioni.

Tariffe gas non residenti: cosa cambia rispetto a quelle per i residenti?

Le tariffe gas per i non residenti non prevedono particolari differenze rispetto a quelle previste per i residenti. Infatti, a differenza delle tariffe previste per il consumo di energia elettrica, quelle per i consumi del gas non prevedono alcun tipo di differenza tra residenti e non residenti. Ciò vuol dire che se possiedi una seconda casa in cui non risiedi abitualmente, ad esempio una casa al mare o una in montagna, dovrai pagare per i consumi del gas lo stesso prezzo della materia prima previsto per la tua abitazione principale.

Quindi per risparmiare sulle bollette del gas non dovrai fare altro che attuare delle piccole strategie mirate ad ottimizzare l’impiego delle risorse energetiche e di evitare inutili sprechi, giocando d'anticipo. In questo articolo ti spiegheremo quali sono gli aspetti che caratterizzano le tariffe gas per i non residenti e ti forniremo anche qualche suggerimento per imparare a gestire le utenze domestiche con particolare riferimento a quelle della seconda abitazione.

Le tariffe gas non residenti sono più elevate?

La risposta è no. Come anticipato le tariffe gas per i non residenti non prevedono alcuna variazione rispetto a quelle previste per i residenti. Infatti, il costo della materia prima resta invariato indipendentemente dalla residenza, se principale o secondaria. Quindi se possiedi una seconda casa, dove non risiedi abitualmente, non dovrai effettuare alcuna comunicazione per richiedere distinzioni di prezzo fra utenze domestiche di residenza e non di residenza.

Come posso ridurre i consumi di gas della seconda casa?

Trattandosi di una seconda abitazione, i consumi delle utenze domestiche saranno sicuramente più contenuti ma questo non vuol dire che dovrai prestare attenzione alle modalità di impiego delle risorse. In modo particolare dovrai attuare una strategia energetica di tipo preventivo, focalizzando la tua attenzione sulla scelta e sulla gestione di alcuni particolari aspetti. Nello specifico dovrai:

  • scegliere un impianto di riscaldamento giusto, valutando le caratteristiche dell’abitazione e il contesto in cui si trova, soprattutto se si tratta di una casa di montagna;
  • controllare l’isolamento termico per evitare inutili dispersioni di calore;
  • valutare l’adozione di soluzioni energetiche a basso impatto ambientale, ad esempio pannelli solari, ideali per le abitazioni che si trovano in zone particolarmente temperate, come la campagna o il mare.

Da leggere: Migliori offerte gas: quanto risparmi con il mercato libero?

Qualche consiglio per risparmiare

Nella maggior parte dei casi il risparmio sui costi delle utenze passa sempre da una corretta gestione degli impianti. Usare il sistema di riscaldamento in modo razionale ti consente ad esempio di raggiungere buoni margini di risparmio senza compromettere il benessere della tua abitazione. Anche impostare una temperatura interna non troppo elevata è un buon modo per risparmiare e per tutelare anche la tua salute.

Dotare i termosifoni di valvole termostatiche ti consentirà, non solo di evitare pesanti sanzioni in caso di controlli, ma anche di gestire il tuo impianto secondo le tue esigenze particolari anche se vivi in un condominio con un impianto centralizzato. In quest’ultimo caso l’investimento iniziale, necessario per l’acquisto dei dispositivi, sarà ampiamente ricompensato dalla riduzione dei costi in bolletta.

Confronta le migliori offerte di luce e gas

Chiama gratis