Come si effettua una corretta manutenzione del condizionatore?

La manutenzione del climatizzatore assicura una riduzione dei consumi di energia e una maggiore durata dei dispositivi.

Come si effettua una corretta manutenzione del condizionatore?

L'estate è ormai giunta, le temperature torride sono arrivate e con esse si dà il via anche alla classica stagione dei condizionatori d'aria, i cui consumi energetici contribuiscono in maniera massiccia a far lievitare anche i costi della bolletta della luce.

Se anche tu possiedi uno di questi dispositivi refrigeranti e hai l'incubo di veder raddoppiare le tue spese energetiche a causa del suo utilizzo, devi sapere che fra i diversi trucchi per risparmiare in bolletta un buon accorgimento è anche quello di effettuare annualmente la manutenzione del tuo condizionatore d'aria.

Oltre che garantirti considerevoli risparmi sui consumi energetici, fare una buona manutenzione del condizionatore d'aria è del resto importante anche per mantenere il vostro apparecchio in "buona salute" così da evitare i guasti ed eventuali spese di riparazione o sostituzione di componenti che si sono deteriorate nel corso del tempo. Ecco le procedure da seguire per effettuare una corretta manutenzione del condizionatore.

Fase 1: la pulizia dei filtri

Uno dei motivi per cui è necessario eseguire la manutenzione dei condizionatore riguarda il profilo dei consumi. Infatti un climatizzatore con i filtri sporchi richiede più energia per funzionare rispetto ad uno pulito. Per questa ragione mantenere i filtri di areazione puliti è piuttosto importante anche al fine di evitare gli sprechi energetici.

Occorre importante sottolineare che una buona manutenzione dei filtri non richiede dei costi particolarmente elevati. Non è infatti necessario sostituire i filtri, e acquistarli nuovi ogni anno. Sarà infatti sufficiente pulirli bene almeno una volta all'anno, prima di azionarli per la prima volta dopo un periodo di pausa. L'operazione è piuttosto semplice e veloce, e non richiede l'intervento di tecnici specializzati. Basta smontarli e lavarli con una soluzione composta da acqua e alcool, seguendo le indicazioni riportate nel libretto di istruzione. 

Anche smontare i filtri non richiede particolari sforzi. Non dovrai infatti fare altro che sollevare lo sportello frontale, ovvero quello appena sopra la fessura dalla quale fuoriesce l'aria. I condizionatori d'aria, infatti, sono generalmente progettati in modo tale che l'utente possa asportare i filtri in autonomia.

DA LEGGERE: E' meglio un condizionatore portatile o uno fisso?

Fase 2: pulizia dell'unità esterna

Il secondo step per effettuare una corretta manutenzione riguarda invece la pulizia dell'unità esterna del condizionatore d'aria, una procedura spesso ignorata da molti. In particolare, la frequenza con cui dovrai pulirla dipende dal luogo in cui è stata installata l'unità. Se, ad esempio, è collocata su un balcone esposto all'inquinamento e alle intemperie sarà necessario effettuare la pulizia almeno una volta all'anno, in modo da evitare che lo sporco possa depositarsi all'interno.

Anche la pulizia dell'unità esterna è piuttosto semplice e, con un pò di buona volontà, può essere effettuata in autonomia . Infatti, basterà smontare la griglia posizionata sulla parte anteriore e utilizzare un'aspirapolvere per pulire la parte dove sono collocate le pale della ventola. Facendo così si eviterà l'eccessivo accumulo di polveri, pollini e sporcizia che potrebbero in futuro manomettere il funzionamento delle medesime. Prima di intraprendere questa procedura occorre staccare l'interruttore di accensione del dispositivo.

Fase 3: verifica del gas refrigerante

Infine, è importante ricordarsi di controllare anche il gas refrigerante del condizionatore, ovvero quella sostanza che permette al tuo condizionatore di raffreddare l'aria. Per questa operazione è necessario l'intervento di un tecnico qualificato che potrà verificare più velocemente le eventuali perdite ed eventualmente procedere a ricaricare il gas.

In commercio esistono delle miscele refrigeranti a norma, in grado di assicurare impatto ambientale molto ridotto. Le miscele di questo tipo sono identificabili grazie alle seguenti diciture: R134, R407C e R410A.

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