Enel Energia: arriva la condanna a Sassari per “Condotta temeraria”

Enel Energia condannata per “Condotta temeraria”: 21mila euro di risarcimento per il cliente.

Enel Energia: arriva la condanna a Sassari per “Condotta temeraria”

Enel Energia, società del Gruppo Enel che rappresenta la più grande azienda elettrica italiana, recentemente è stata protagonista di una vicenda giudiziaria a Sassari ed è stata condannata dal giudice civile Cinzia Caleffi a pagare 21mila euro nei favori del cliente leso.

Enel Energia condannata: i dettagli della causa

Il cittadino sassarese Alfredo Pala, dopo essersi visto recapitare fatture di quasi 8mila euro per i consumi di energia, ha deciso di rivolgersi agli avvocati Franca Lendaro e Anna Ganadu, sostenendo che il nuovo contratto stipulato con Enel Energia rilevasse evidenti problemi.

Nel procedimento, il giudice, ha disposto la risoluzione per inadempimento di Enel Energia che non ha rispettato il contratto, non istallando un nuovo contatore elettronico per differenziare i consumi, così da leggere regolarmente la tariffa bioraria.

Oltre a questo, il giudice, ha annullato tutte le fatture contestate da Alfredo Pala e, inoltre, ha sanzionato Enel Energia per "Condotta temeraria": la società, infatti, non ha rispettato l'ordine del giudice che la obbligava a non interrompere la fornitura di energia al cliente fino alla fine del giudizio; per questo atteggiamento, considerato inutile dispendio di attività processuale, Enel Energia è stata condannata a pagare 21mila euro a favore di Pala.

DA LEGGERE: Bonus luce e gas 2016: requisiti e modalità di richiesta

Il precedente a Sassari

La città sarda aveva già avuto un precedente in cui Enel Energia era stata condannata: un rifornitore di carburante, nel 2009, aveva deciso di risparmiare passando alla tariffa bioraria promossa dall'azienda e, ad agosto 2012, si era ritrovato una rettifica del periodo gennaio 2011-gennaio 2012 di 6.326 euro. Dopo aver ricevuto anche una bolletta trimestrale di 1.600 euro e avere fatto la contestazione all'utility, il rifornitore aveva dovuto fare i conti con l'annuncio della sospensione del servizio entro 10 giorni da parte di Enel Energia qualora non avesse pagato.

Da questa situazione nacque la decisione di rivolgersi agli avvocati per chiedere un provvedimento al giudice Caleffi; il giudice sospese l'efficacia dell'avvertimento di Enel Energia dopo aver valutato che l'interruzione avrebbe arrecato danno alla famiglia del ricorrente.
Enel Energia, non essendosi presentata dal giudice col suo difensore, subì la condanna e fu obbligata al pagamento dei circa 2.200 euro di spese legali.

Confronta le migliori offerte di luce e gas

Chiama gratis