Fonti rinnovabili: un’opportunità di crescita

Secondo la Fao le fonti rinnovabili potrebbero sostenere la ripresa dei Paesi in via di sviluppo

Fonti rinnovabili: un’opportunità di crescita

L’impiego delle fonti rinnovabili comincia progressivamente a conquistare un pubblico sempre più vasto di sostenitori. Sempre più imprese e privati decidono di impiegare queste particolari risorse, adattando i loro impianti energetici tradizionali o optando per la scelta di tariffe specifiche. Le possibilità di scelta non mancano, infatti quasi tutte le compagnie energetiche sono in grado di fornire oltre alle tariffe tradizionali anche delle tariffe basate sull’uso di fonti rinnovabili, per rispondere così alle diverse esigenze dei consumatori. Valutare la convenienza di queste particolari tipologie di risorse è semplice, basta mettere le tariffe di energia elettrica presenti sul mercato a confronto e cercare quella più adatta.

Trattandosi di un’opzione adottata da molte compagnie energetiche, sarebbe opportuno valutare anche i particolari piani tariffari di ognuna. Ad esempio, informandosi su Edison e le sue tariffe, o su Eni o ancora su Acea Energia e gli altri operatori, è possibile trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di risparmio e le abitudini di consumo.

La Fao sostiene l’uso fonti rinnovabili

I vantaggi offerti dall’impiego di questo tipo di fonti sono molteplici. Secondo l’ultimo rapporto Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per Alimentazione e l’Agricoltura, dal titolo “Uses of Geothermal Energy in Food and Agricolture”, l’impiego di queste risorse potrebbero rappresentare una valida soluzione per cercare di risolvere, o almeno contrastare, tutti quei problemi che ostacolano da sempre la reale ripresa dei Paesi in via di sviluppo.

Tra le fonti rinnovabili particolarmente apprezzate rientra la geotermia, ovvero l’energia generata attraverso l’uso di fonti geologiche di calore. Secondo il rapporto Fao, grazie a questo tipo di energia sarebbe possibile ridurre i costi sostenuti dall’industria alimentare nei Paesi in via di sviluppo, evitando così inutili sprechi e perdite di cibo. Infatti molte industrie alimentari di queste zone più svantaggiate non possiedono le risorse energetiche necessarie per sostenere i processi di trasformazione e lavorazione dei prodotti alimentari.

Possibilità d’impiego

Un intervento necessario, mirato soprattutto a limitare le perdite di cibo che spesso si manifestano durante la fase di raccolta. Secondo la Fao, l’energia geotermica potrebbe fornire le risorse energetiche necessarie per risolvere il problema, sostenendo contestualmente lo sviluppo della filiera agricola e la crescita economica. Una soluzione particolarmente conveniente, dato il basso costo di questa particolare risorsa energetica. La pastorizzazione del latte, l’essiccazione e tutti i processi di sterilizzazione degli alimenti potrebbero essere solo alcuni dei principali campi di utilizzo.

La possibilità di ampliare la durata e la conservazione del cibo potrebbe rivelarsi particolarmente vantaggiosa durante i tempi di siccità, quando risulta quasi impossibile reperire vegetali, carne o pesce, oppure per riscaldare le serre e i bacini idrici. Si tratta di interessanti applicazioni che potrebbero determinare un miglioramento della qualità del cibo prodotto e anche un netto calo del numero di decessi legati alla mancanza di cibo.

Realizzazione del progetto

Come spesso accade per l’uso delle energie rinnovabili, anche l’energia geotermica richiede un sostanzioso investimento iniziale per la creazione di appositi impianti. Questo richiederà l’attuazione di un piano di investimenti che implicherà anche l’intervento di investitori stranieri, dal momento che molti Paesi in via di sviluppo non possiedono le risorse economiche sufficienti. Per questa ragione la FAO ha invitato i governi delle nazioni aderenti ad attrarre nuovi investitori dall’estero per poter garantire la realizzazione del progetto.

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