Rifiuti urbani: in Italia si producono 5 TWh l’anno

La produzione di energia dai rifiuti in Italia è raddoppiata negli ultimi 10 anni stando al rapporto Ispra-Federambiente

Rifiuti urbani: in Italia si producono 5 TWh l’anno

Ogni consumatore ha appreso quanto sia importante per risparmiare sulla bolletta ridurre al minimo i consumi e scegliere con cura la tariffa per l'energia elettrica ed il gas. E' opportuno tenere presente, infatti, che ogni offerta per l'energia deve adattarsi alle nostre personali necessità. Una valida opportunità consiste nel mettere le tariffe per l'energia elettrica a confronto così da iniziare subito a ridurre i costi e le dannose emissioni di Co2.

Gli strumenti a disposizione di privati ed imprese per risparmiare sulla fornitura elettrica sono molteplici, possiamo chiarirci le idee sul mercato dell'energia confrontando Enel Energia e le sue proposte con le tariffe Eni, Acea e gli altri maggiori operatori. Spesso, a soccorso di noi cittadini subentrano le innovazioni in ambito energetico che ci aiutano a produrre energia ecosostenibile. Il recente rapporto Ispra-Federambiente fa luce sulla produzione di energia dai rifiuti urbani in Italia.

In Italia ci sono 45 impianti di incenerimento che trattano 7,3 tonnellate di rifiuti urbani l'anno, per una capacità termica di 3.045 MW e una potenza elettrica installata di 848 MW. Sono dislocati 28 impianti (con 56 linee) nelle regioni del Nord, 9 (con 16 linee) in quelle del Centro e 8 (con 16 linee) al Sud.

In quanto a produzione di energia dai rifiuti urbani, dunque, l'Italia è pienamente allineata con i più alti standard europei anche se una buona parte degli impianti, 21 su 45, presenta una capacità di trattamento ridotta, non superiore alle 300 tonnellate al giorno.

Contrariamente a quanto si pensa incenerimento e riciclaggio non sono in contrasto, lo dimostrano esempi virtuosi come quello della Germania dove il 35% dei rifiuti urbani vengono trattati negli inceneritori ed il restate 65% è riutilizzato per mezzo del riciclaggio.

In Italia, invece, nel 2013 è stato trattato con un impianto di incenerimento il 18,2% dei rifiuti prodotti in Italia. Quali sono le tipologie di impianto maggiormente diffuse? Nle rapporto Ispra-Federambiente si legge che i combustori a griglia sono i più numerosi con l'87,3%, seguiti dal letto fluido 10,8% e dal tamburo rotante 2%.

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