Energia: le imprese tagliano i costi gestendo gli impianti di produzione

Per gli imprenditori italiani l’energia è diventata “green”, ricorrendo a fonti rinnovabili e garantendo il risparmio

Energia: le imprese tagliano i costi gestendo gli impianti di produzione

L'imperativo dominante in questi tempi di crisi così dura e prolungata è senza dubbio risparmiare. Una vera urgenza che spinge soprattutto gli italiani a ridurre il più possibile i costi. Da recenti indagini condotte a livello europeo è infatti emerso che è proprio l'Italia il Paese maggiormente penalizzato dalle tasse. E questo spiegherebbe la tendenza a mettere le offerte di energia elettrica più convenienti a confronto e le offerte dei vari operatori, cercando di dare un taglio netto alle bollette domestiche . Per le imprese sembra che una soluzione sia arrivata e che venga offerta da SMU Servizi Unindustria Multiutilities.

Nata come gruppo di acquisto per l'energia, la società è oggi controllata dalle associazioni industriali di Treviso e Venezia e mira alla gestione diretta degli impianti produttivi. Una proposta che mostra ulteriormente la sua convenienza se si analizzano i costi connessi alla produzione , magari informandosi su Acea, le proposte di Edison e degli altri operatori del settore.

L'attività di Smu è finalizzata a fornire alle imprese associate energia a costi più bassi rispetto ai canali tradizionali ricorrendo a dei centri di produttivi alternativi come: l'energia idroelettrica in Piemonte, quella eolica e solare nel Sud Italia. La "nuova creatura" ha già riscosso i primi risultati, come dimostrano i numeri dei bilanci dei principali colossi del settore energetico, che hanno già subito una riduzione, sia in termini di marginalità operativa sia in termini di risultati economici.

"Gli obiettivi di SMU sono ambiziosi, miriamo alla produzione di energia da fonti rinnovabili pari a cento milioni di Kilowatt/ora" - afferma il Presidente Luciano Miotto –"garantendo alle imprese associate un costo dell'energia nettamente inferiore rispetto ai canali tradizionali". Ad oggi i clienti di SMU sono quasi 700 e il controllo societario è nelle mani delle associazioni di categoria Unindustria Treviso e Confindustria Venezia, che detengono una quota del 37,5% ciascuna, mentre la restante parte è nelle mani del Consorzio Unindustria Multiutilities.

Il consorzio sottolinea che le politiche interne sono tutte orientate al concetto di trasparenza, cercando di fornire alle aziende gli strumenti necessari per verificare in tempo reale l'andamento dei consumi e le relative previsioni per i mesi successivi, senza trascurare il concetto di efficienza energetica e risparmio. Per il futuro SMU cercherà di puntare sull'educazione, per informare gli imprenditori sulle possibili alternative ed educarli al rispetto ambientale.

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