Federconsumatori spiega come cresce il costo del gas per le famiglie italiane

Ecco quanto gli incentivi alle imprese energivore gravano sul costo del gas per gli italiani

Federconsumatori spiega come cresce il costo del gas per le famiglie italiane

Spendere meno sulla bolletta del gas è un vero e proprio mantra per il consumatore di oggi che, suo malgrado, si trova a dover fronteggiare le conseguenze negative della crisi anche al momento di pagare sull'uso del gas: è dunque fondamentale capire quanto si può risparmiare sul prezzo del gas per il riscaldamento.

Per non avere brutte sorprese al momento dell'arrivo della bolletta a casa è però possibile trovare il modo di spendere meno, aiutandosi ad esempio con il confronto dei prodotti Edison Energia con quelli degli altri operatori del settore energetico.

Il problema di spendere meno in bolletta per il gas viene affrontato in questi giorni anche da Federconsumatori, a proposito degli incentivi alle imprese cosiddette "energivore" che, come nel caso dell'energia avvenuto nel maggio scorso, pare stiano pesando sui cittadini.

Federconsumatori sta infatti facendo sapere che si sta verificando un altro trattamento di favore di queste imprese, come si evince leggendo un emendamento approvato in Commissione attività produttive alla Camera: "al fine di promuovere la competitività delle imprese industriali, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema applicati al consumo di gas e i criteri di ripartizione dei medesimi oneri a carico dei clienti finali sono rideterminati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto".

Questa operazione peserebbe sui consumatori e le utenze domestiche relative al gas per oltre 600 milioni di euro e Federconsumatori la definisce "un'operazione intollerabile che potrebbe pesare sulle utenze domestiche per circa 600 milioni di euro, che andrebbero ad annullare il previsto calo delle bollette del gas nel 2014, dopo che nel 2013 si sono registrati i valori più alti dal dopoguerra".

L'appello è quindi chiaro: il Governo dovrà trovare nuovi modi per dare incentivi alle imprese e allo stesso tempo pensare al consumatore, che non può continuare a pagare così tanto. Ecco così che la proposta di Federconsumatori consiste nel dire basta all'aumento dell'Iva sui costi della materia prima e nel ridurre la pressione fiscale che pesa molto sui consumatori italiani, già messi a dura prova.

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