Nucleare e rinnovabile: i 230 euro nascosti nella bolletta della luce

Resi pubblici i costi occulti che gli italiani pagano nelle bollette della luce.

Nucleare e rinnovabile: i 230 euro nascosti nella bolletta della luce

L'Italia, oltre a trovarsi in una gravissima recessione economica, ha anche il primato, tra tutti i Paesi dell'area Euro, di essere il Pigs più tartassato di tasse, soprattutto in modo occulto. In merito, sono stati resi noti i costi occulti nelle bollette dell'energia elettrica in Italia, ovvero le tasse sulle tasse. Il risultato emerso è che ogni anno gli italiani pagano insieme alla bolletta della luce almeno 130 milioni d'imposte sopra altre imposte, insomma come detto, tasse su tasse.

Analizzando attentamente le varie voci, che non hanno nessun rapporto con il prezzo dell'energia delle bollette, emergono i così denominati "oneri generali di sistema", che ammontano al 20% del costo finale della bolletta. Questa "zavorra" avrebbe raggiunto i 14 miliardi nel 2013, ovvero 230 euro in più all'anno per ogni italiano. Ad ogni modo gli "oneri generali di sistema" prevedono il pagamento per gli incentivi per il risparmio energetico, per le energie rinnovabili, per le pale eoliche, per i pannelli solari, per le centrali nucleari, ma anche per le fonti denominate "assimilate", come i rifiuti inquinanti, che godono già di contributi ecologici.

La progressione inarrestabile della crescita del prezzo delle bollette caricate dalle voci di pagamento non correlate con il servizio erogato, sulle quali si pagano altre tasse, ha subito una crescita esponenziale con una soglia di partenza di 93 euro del 2010, di 125 del 2011, di 192 del 2012, fino ai 230 euro nel 2013.

Purtroppo la brutta faccenda non finisce qui poiché allo studio approfondito delle voci degli "oneri generali", la Sogin, una società pubblica con all'attivo quasi mille dipendenti, a seguito del referendum del 1987 contro il nucleare per lo smantellamento delle centrali atomiche chiuse, dovrà pagare fino al 2021, quasi 16 miliardi di euro.

Di questi, 16 miliardi, soltanto nel 2012 sono stati pagati 149 milioni, 255 milioni nel 2011 e 410 milioni nel 2010, mentre per lo smaltimento delle scorie radioattive il problema rimane ancora aperto, nonostante i fiumi di euro che gli italiani continuano a pagare. Il pagamento regolare è di ben 100 milioni l'anno di oneri nucleari, tassati sulla tassa, ma non vengono impiegati per il decommissioning atomico e finiscono direttamente dalle bollette alle casse dell'Erario per una disposizione della Legge finanziaria del 2005.

Ad ogni modo, senza elencare le altre voci di pagamento non correlate e tassate, l'articolo rende noto anche un altro occulto regalo di Mario Monti agli italiani, infatti, per sgravare le imprese dalla pressione fiscaleper qualcosa come 780 milioni di euro, negli "oneri generali di sistema" delle bollette le famiglie vedranno un rincaro di oltre il 2% per il 2013.

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