Incentivi nell'edilizia e detrazioni, cosa cambia con il Governo Letta

Incentivi dal 55% al 65% e più detrazioni per far ripartire il settore edilizio: tutte le scelte di Enrico Letta.

Incentivi nell'edilizia e detrazioni, cosa cambia con il Governo Letta

Maggiori detrazioni e novità nell'edilizia e nei finanziamenti alle energie rinnovabili. Il tutto per cercare di far ripartire due settori, appunto quello edilizio e quello delle energie rinnovabili, che stanno attraversando una crisi pesante (soprattutto il primo). Il Governo di Enrico Letta ha varato un nuovo piano di riforme che prevede numerosi cambiamenti sotto diversi punti di vista.

Le detrazioni fiscali toccano molti aspetti. Innanzitutto, per quel che riguarda le ristrutturazioni edilizie, il governo ha confermato il prolungamento fino al 31 dicembre 2013 della possibilità di detrazione del 50% per le ristrutturazioni all'interno degli immobili. Queste detrazioni verranno estese alle ristrutturazioni anti-sisimiche e ai mobili fissi della casa come armadi e cucine. In questo caso si potrà avere una detrazione d'importo massimo pari a cinquemila euro.

Per quel che riguarda gli incentivi sulle energie rinnovabili quelli del 50% non verranno toccati, mentre quelli del 55% passano al 65%. Una forbice netta verso l'alto che rincuora gli installatori e tutti coloro i quali operano all'interno di questo settore. Queste detrazioni porteranno sicuramente un flusso maggiore di clienti e quindi l'economia subirebbe una discreta spinta positiva. L'innalzamento è previsto a partire dall'1 luglio 2013.

Inoltre entro il 2020 tutti i palazzi di nuova costruzione dovranno essere a bassissimo consumo, ossia dovranno essere costruiti secondo i criteri di energia "quasi zero". La pubblica amministrazione non verrà esclusa e dovrà uniformarsi entro il 2018.

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