Energie rinnovabili, se aumentano il PIL crescerà di mezzo punto

L’Osservatorio parla chiaro: l’efficienza energetica determinerebbe nei prossimi 10 anni aumento della domanda interna

Energie rinnovabili, se aumentano il PIL crescerà di mezzo punto

Secondo L'Osservatorio delle green energy un incremento del 23% delle energie rinnovabili determinerebbe nei prossimi 10 anni un aumento della domanda interna di oltre 1,3 miliardi di euro. Un vero a proprio elemento di crescita per l'Italia, che contribuirebbe a far crescere il PIL dello 0,5%.

Questi dati, presentati dall'Osservatorio a Milano, in occasione del convegno annuale "Energie rinnovabili ed efficienza energetica, scenari ed opportunità", promosso dall'Agenzia per l'Italia Digitale e dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera, parlano anche di un risparmio di circa 2,5 miliardi l'anno in bolletta energetica e di circa 500 milioni di euro sui costi d'impatto ambientale, offrendo oltretutto al Paese nuove opportunità occupazionali nel settore della progettazione sostenibile, e nell'applicazione di tecnologie digitali e di rete alle famiglie, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni. Queste ultime, in particolare, troverebbero nello sviluppo dell'efficienza energetica un'area di attività in cui gli investimenti verrebbero ampiamente ripagati dalla riduzione dei consumi, con benefici sulla bilancia dei pagamenti, a fronte di riduzioni delle emissioni, con indubbi benefici ambientali.

L'Osservatorio sottolinea inoltre, che nel 2012 - dai dati elaborati sulla base del "Solar Energy Report 2012" - la capacità installata di impianti fotovoltaici nel mondo è stimata in crescita del 45% a 98 GW, rispetto ai 67,3 GW del 2011, mentre sarebbero stati installati "solo" 21 GW nuovi a livello mondiale, in calo rispetto ai 28 GW del 2011, principalmente per il rallentamento dei mercati tedesco e italiano.

L'Europa si posiziona comunque in testa nel mercato mondiale del fotovoltaico e, all'Italia, spetta il primato degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel mondo, pari a 9,37 GW (il 44,6% di quota in Europa, oltre il 33,8% nel resto del mondo) contro i 7,4 GW relativi al mercato tedesco. Un risultato significativo per il nostro Paese, considerando che nel 2007 avevamo solo 70 MW di fotovoltaico installato, mentre la Germania superava già la quota di 1 GW.

Per il 2013, infine, ci si aspetta un nuovo calo dei prezzi medi dei moduli fotovoltaici per effetto della sovrapproduzione mondiale. Mentre il volume d'affari generato in Italia potrebbe risentire ancora di contrazioni rispetto all'anno precedente, così come avvenuto nel 2011 (fatturato di 14,8 miliardi di euro) rispetto al 2010, per effetto di un volume minore d'impianti installati e al significativo calo del prezzo chiavi in mano in tutti i principali segmenti di mercato.

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