Quinto Conto Energia fotovoltaico: le reazioni delle associazioni.

Le associazioni di categoria manifestano preoccupazione per la possibile introduzione di un Quinto Conto Energia per il fotovoltaico e chiedono chiarezza ai min

Quinto Conto Energia fotovoltaico: le reazioni delle associazioni.

Le notizie di un possibile nuovo Quinto Conto Energia che già nei prossimi mesi dovrebbe sostituire il Quarto Conto Energia, portando a un'ulteriore riduzione degli incentivi per il settore del fotovoltaico, ha provocato dure reazioni da parte di molte associazioni di settore. La circolazione in questi giorni di una bozza contenente il possibile testo dei nuovi provvedimenti che dovrebbero regolare gli incentivi alla produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, sta creando preoccupazione e sconcerto in tutto il mondo delle energie rinnovabili.

Le associazioni di categoria, ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane), l'associazione Azione energia solare (Aes), Kyoto Club, impegnato nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica e il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini sono intervenuti per chiedere ai Ministeri competenti maggiore chiarezza.

Se dalle ultime parole dei ministri Passera e Clini si è individuata la volontà di un taglio generale agli incentivi per le fonti rinnovabili e in particolare per il fotovoltaico, appare un fatto piuttosto grave che in questi giorni i media abbiano pubblicato delle bozze sul Quinto Conto Energia probabilmente non provenienti dal Ministero, senza una conferma o una smentita da parte dello stesso.

Ciò che chiedono le associazioni e l'intero comparto del fotovoltaico è dunque chiarezza da parte del ministero dell'Ambiente e del ministero dello Sviluppo economico. Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE e Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, hanno sottolineato che se il Quinto Conto Energia prevedesse le norme contenute nella bozza, il sistema di incentivi sarebbe insostenibile per l'industria fotovoltaica italiana. Inoltre, come affermato da Guerrini, "ci troveremmo di fronte ad un provvedimento assunto senza le opportune consultazioni delle parti coinvolte e che reintroduce penalizzazioni di tipo burocratico ed economico per i piccoli impianti". "Mi auguro - ha concluso Guerrini - che il Ministero possa al più presto dissipare dubbi e preoccupazioni, convocando un tavolo di confronto in cui ci vengano presentate ipotesi di lavoro ufficiali sulle quali poter fornire il nostro contributo di proposte". Solo in questo modo, cioè ottenendo maggior chiarezza, si può evitare di gettare il panico nel mercato del fotovoltaico e evitare che non siano resi vani gli investimenti già effettuati.

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